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I Figli del Cielo
Il libro vaglia affascinanti ipotesi sulla nascita dell`astrologia e ipotizza un intervento extra-terrestre nell`Evoluzione della razza Umana.
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Negli ambienti esoterici è tradizione ricordare Dante come grande Iniziato. Insigni studiosi ritengono che Dante sia stato affiliato ai Fedeli d`Amore. In quest`opera si evidenzia come nella Divina Commedia gli astri non siano nominati da Dante casualmente; infatti costituiscono elementi rivelatori del tempo cronologico in quanto, dalle longitudini e quadranti dove Dante li situa, mette in grado il lettore esperto di ricavare l`anno, il giorno e il momento oroscopico in cui il maestro si trova nel corso del suo viaggio iniziatico.
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L`autore interpreta in chiave esoterica le vicende mitologiche dei dieci Avatara di Visnu intesi come successivi interventi divini nel mondo, cercando di sgombrare il campo da forzature interpretative e inutili contrapposizioni metodologiche. La sua attenzione si concentra sul cristianesimo esoterico dimostrando come tale dottrina originariamente coincidesse con l`esoterismo vedico.
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Questo libro presenta un sommario dei frammenti del “Libro del Gran Logos secondo il Mistero” e brani scelti dall` “Apocalisse senza titolo del Codice di Bruce” che sono i testi più interessanti e più completi della tradizione gnostica, risalente ai primi secoli dopo Cristo. A differenza del Pistis Sophia, che si limita a mensionare l`esistenza di Misteri più alti, in questi brani alcuni Misteri vengono rivelati ai discepoli appartenenti alla scuola interna, allo scopo di condurli a percepire la realtà dei mondi occulti.
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In questo libro l`autrice fa narrare ad un cane che ha vissuto con lei per più di dodici anni la propria storia attraverso numerosi episodi realmente accaduti, dimostrando quanto il mondo degli animali ci puo insegnare di amore, fedeltà, dedizione e collaborazione.
Gli utili dell`autrice saranno devoluti alla L.A.V. (Lega Anti Vivisezione) e ai canili d`Italia.
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L’affermata scrittrice americana E. Barker, mentre si trovava in Europa, iniziò ad avere delle “comunicazioni medianiche” attraverso la “scrittura automatica”. Colui che in tal modo le si palesava e che lei agli inizi credeva ancora in vita era David P. Hatch, nato nel 1846 a Dresden (Maine) e morto nel 1912 a Los Angeles (California). La scrittrice conosceva personalmente l’Hatch in quanto entrambi persone di elevata cultura e posizione sociale: il defunto comunicante era stato un profondo studioso di filosofia e rivestiva la carica di Giudice.
In questo libro interessante vengono raccolte le comunicazioni del giudice Hatch alla scrittrice Barker.
Il lettore rimarrà affascinato da quanto potrà leggere e dalle descrizioni sul mondo e sulla vita che conducono quelli che noi chiamiamo “trapassati”.